Una bella famiglia italiana “tipo” nel 1965. Vacanze estive. Con (da qualche parte) le pinne il fucile e gli occhiali. Abbronzatissimi. Un esaustivo ritratto di “dolce vita”?
Guardate come se la spassa Totò al night, in “Totò Peppino e la dolce vita”, del 1961. Alla sua destra (e alla nostra sinistra) l’attrice e showgirl Gloria Paul. Possibile che questa benedetta “dolce vita” sia stata vissuta soltanto negli anni Sessanta, io mi domando e dico?
Questo invece è lo scrittore Luciano Bianciardi, autore del romanzo “La vita agra”. Tanto per compensare tutta questa dolcezza…
Beh, ecco un po’ di “dolce vita” originale… Marcello sussurra alla meravigliosa valchiria: “Ma tu chi sei?… Chi sei?…” E’ uno dei numerosi momenti magici del film di Federì.
Un salto senza protezione fino ai felicissimi, dolcissimi anni Ottanta: dalla pubblicità televisiva nasce spesso il costume e il linguaggio. Ripensandoci, però, a tutti quegli aperitivi ingurgitati…
Altri momenti felici, altri cieli azzurri. Un’immagine che rappresenta i meravigliosi anni Ottanta di “dolce vita” addirittura meglio di una foto di nudi di Helmut Newton come ad esempio QUESTA, qui in basso:
Queste gentili signore hanno il passo deciso, oserei dire la falcata doppia dei personaggi camminanti nel finale de “Il fascino discreto della borghesia” di Bunuel. Vanno spedite verso il nulla? Ma no…
La “dolce vita” di oggi. O di appena ieri… La giunonica donna nordica risponde al sussurrare del suo Marcello. “Chi sei tu?” le aveva domandato lui pieno di ammirazione. E lei, finalmente, anche se con un certo ritardo, risponde.
Didascalie di Franz Krauspenhaar
Pubblicato su Nazione Indiana